Telekomunikacja
Frisch registriert
Na, das wär' doch auch etwas für die Bundesrepublik bzw. den deutschen Finanzminister:
Einführung einer SMS-Steuer!
vgl. auch http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/tasse_sensini.shtml und http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/messaggini.shtml
Lösung der Finanzprobleme oder doch eine «stupidaggine del secolo» :-? ?!?
Einführung einer SMS-Steuer!
Per il viceministro Magri servirebbe a coprire gli sgravi Irap
Critiche da destra e da sinistra: "La stupidaggine del secolo"
L'Udc propone la tassa sugli sms
Coro di no: "Sciopero del pollice"
Verrebbero imposti 2 centesimi di euro su ogni messaggio
Gasparri: "Mettiamola su ogni parola detta da un politico"
ROMA - C'è chi lamenta che sarebbe una "tassa sugli innamorati", chi segnala il rischio di "strozzare i consumatori", chi la definisce "la stupidaggine del secolo", chi minaccia "lo sciopero del pollice". Indignate e bipartisan, ecco le reazioni alla proposta, avanzata dal sottosegretario al Tesoro Gianluigi Magri, dell'Udc, di tassare i messaggini telefonici per raggranellare una cifra destinata a coprire una parte degli sgravi Irap. Un'ipotesi che non ha trovato sostenitori e si è guadagnata la bocciatura soprattutto da parte dei giovani, sia di destra che di sinistra.
Messaggi d'amore, di propaganda elettorale, di beneficenza, per gli auguri di compleanno e alle feste comandate. Con gli sms si fa di tutto. Si amoreggia, e molto: a San Valentino ne sono stati scambiati circa 25 milioni. Sono gli utenti più giovani a farne uso. Anche per risparmiare sulla bolletta.
L'ipotesi della tassa, comunque, resta ancora tale, e non è stata concretizzata in un emendamento depositato in Parlamento. Ribattezzata "la tassa sugli innamorati" consisterebbe nell'imporre, sugli sms, una sovrattassa di 2 centesimi di euro che porterebbe nelle casse dello Stato poco più di 500 milioni di euro, circa un quarto di quanto varrebbe la riduzione Irap (circa 2 miliardi). I picchi di incasso sarebbero legati alle festività: a Capodanno, quando circolano più o meno 100 milioni di messaggini, la tassa frutterebbe in un solo giorno 2 milioni di euro. E, visti i numeri, a San Valentino l'incasso sarebbe di tutto rispetto: 500 mila euro. Anche gli scherzi del primo aprile (circa 10 milioni) darebbero respiro all'erario e alle imprese.
Il primo a bocciare l'idea è il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che lancia una proposta-provocazione: "Mettiamo una tassa di 2 centesimi su ogni parola che dice un politico: pensate a me quanto costerebbe". E poi, Gasparri pensa che "il settore della telefonia sia già gravato da una imposizione fiscale significativa. Mi auguro che questa proposta non sia accettata: chi la vota si metterebbe contro l'Italia. E' la scelta più impopolare che si possa fare".
Anche i Democratici di sinistra storcono il naso. Secondo Pierluigi Bersani, responsabile economico della Quercia, si tratterebbe di "una tassa sugli innamorati. La fantasia è al galoppo, siamo allo sbando". E i Verdi mettono in guardia: così si "strozzano" i consumatori - dice Luana Zanella - e soprattutto quelli più giovani.
L'Udc si schiera dalla parte di Magri. La proposta, spiega Ettore Peretti, responsabile economico del partito, potrebbe arrivare in Senato, come emendamento alla Finanziaria. La sua traduzione è quindi legata all'arrivo del provvedimento sul fisco in Parlamento. "L'idea - precisa Peretti - è stata accolta da tutto il partito".
La tassa - accusa Altroconsumo - sarebbe una "lesione dei diritti dei consumatori". E "rappresenterebbe un rincaro di oltre il 13 per cento sull'attuale prezzo medio dei messaggini, in un mercato dove non c'è in pratica concorrenza: tutti gli operatori, anche il nuovo entrato '3', hanno uniformato i propri prezzi degli sms a un'unica tariffa, 15 centesimi". Proprio questo è stato segnalato nel novembre 2003 "all'Antitrust italiano e a quello europeo. L'allora commissario Monti aveva rimesso la questione all'Antitrust italiana, ma niente è cambiato".
Infine, anche i giovani bocciano in modo bipartisan la proposta. Azione giovani (An) la chiama "la stupidaggine del secolo, piuttosto tagliamo gli stipendi ai politici", afferma il presidente, Giorgia Meloni. Lo stesso fanno i giovani Ds che annunciano una singolare forma di agitazione: "E' il primo linguaggio utilizzato dalle nuove generazioni, che potrebbero annunciare - spiega Stefano Fancelli, presidente nazionale della Sinistra Giovanile dei Ds - lo 'sciopero del pollice', se questo emendamento dovesse passare in Parlamento". Infine la Margherita, che annuncia che utilizzerà proprio una "catena" di sms per protestare e diffondere la protesta.
(10 novembre 2004)
Quelle: http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/economia/eccofinanziaria4/tassasms/tassasms.html
vgl. auch http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/tasse_sensini.shtml und http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/messaggini.shtml
Lösung der Finanzprobleme oder doch eine «stupidaggine del secolo» :-? ?!?