Von Italien lernen heißt...

Telekomunikacja

Frisch registriert
Na, das wär' doch auch etwas für die Bundesrepublik bzw. den deutschen Finanzminister:

:o Einführung einer SMS-Steuer! :o

Per il viceministro Magri servirebbe a coprire gli sgravi Irap
Critiche da destra e da sinistra: "La stupidaggine del secolo"

L'Udc propone la tassa sugli sms


Coro di no: "Sciopero del pollice"
Verrebbero imposti 2 centesimi di euro su ogni messaggio
Gasparri: "Mettiamola su ogni parola detta da un politico"

ROMA - C'è chi lamenta che sarebbe una "tassa sugli innamorati", chi segnala il rischio di "strozzare i consumatori", chi la definisce "la stupidaggine del secolo", chi minaccia "lo sciopero del pollice". Indignate e bipartisan, ecco le reazioni alla proposta, avanzata dal sottosegretario al Tesoro Gianluigi Magri, dell'Udc, di tassare i messaggini telefonici per raggranellare una cifra destinata a coprire una parte degli sgravi Irap. Un'ipotesi che non ha trovato sostenitori e si è guadagnata la bocciatura soprattutto da parte dei giovani, sia di destra che di sinistra.

Messaggi d'amore, di propaganda elettorale, di beneficenza, per gli auguri di compleanno e alle feste comandate. Con gli sms si fa di tutto. Si amoreggia, e molto: a San Valentino ne sono stati scambiati circa 25 milioni. Sono gli utenti più giovani a farne uso. Anche per risparmiare sulla bolletta.

L'ipotesi della tassa, comunque, resta ancora tale, e non è stata concretizzata in un emendamento depositato in Parlamento. Ribattezzata "la tassa sugli innamorati" consisterebbe nell'imporre, sugli sms, una sovrattassa di 2 centesimi di euro che porterebbe nelle casse dello Stato poco più di 500 milioni di euro, circa un quarto di quanto varrebbe la riduzione Irap (circa 2 miliardi). I picchi di incasso sarebbero legati alle festività: a Capodanno, quando circolano più o meno 100 milioni di messaggini, la tassa frutterebbe in un solo giorno 2 milioni di euro. E, visti i numeri, a San Valentino l'incasso sarebbe di tutto rispetto: 500 mila euro. Anche gli scherzi del primo aprile (circa 10 milioni) darebbero respiro all'erario e alle imprese.

Il primo a bocciare l'idea è il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che lancia una proposta-provocazione: "Mettiamo una tassa di 2 centesimi su ogni parola che dice un politico: pensate a me quanto costerebbe". E poi, Gasparri pensa che "il settore della telefonia sia già gravato da una imposizione fiscale significativa. Mi auguro che questa proposta non sia accettata: chi la vota si metterebbe contro l'Italia. E' la scelta più impopolare che si possa fare".

Anche i Democratici di sinistra storcono il naso. Secondo Pierluigi Bersani, responsabile economico della Quercia, si tratterebbe di "una tassa sugli innamorati. La fantasia è al galoppo, siamo allo sbando". E i Verdi mettono in guardia: così si "strozzano" i consumatori - dice Luana Zanella - e soprattutto quelli più giovani.

L'Udc si schiera dalla parte di Magri. La proposta, spiega Ettore Peretti, responsabile economico del partito, potrebbe arrivare in Senato, come emendamento alla Finanziaria. La sua traduzione è quindi legata all'arrivo del provvedimento sul fisco in Parlamento. "L'idea - precisa Peretti - è stata accolta da tutto il partito".

La tassa - accusa Altroconsumo - sarebbe una "lesione dei diritti dei consumatori". E "rappresenterebbe un rincaro di oltre il 13 per cento sull'attuale prezzo medio dei messaggini, in un mercato dove non c'è in pratica concorrenza: tutti gli operatori, anche il nuovo entrato '3', hanno uniformato i propri prezzi degli sms a un'unica tariffa, 15 centesimi". Proprio questo è stato segnalato nel novembre 2003 "all'Antitrust italiano e a quello europeo. L'allora commissario Monti aveva rimesso la questione all'Antitrust italiana, ma niente è cambiato".

Infine, anche i giovani bocciano in modo bipartisan la proposta. Azione giovani (An) la chiama "la stupidaggine del secolo, piuttosto tagliamo gli stipendi ai politici", afferma il presidente, Giorgia Meloni. Lo stesso fanno i giovani Ds che annunciano una singolare forma di agitazione: "E' il primo linguaggio utilizzato dalle nuove generazioni, che potrebbero annunciare - spiega Stefano Fancelli, presidente nazionale della Sinistra Giovanile dei Ds - lo 'sciopero del pollice', se questo emendamento dovesse passare in Parlamento". Infine la Margherita, che annuncia che utilizzerà proprio una "catena" di sms per protestare e diffondere la protesta.

(10 novembre 2004)

Quelle: http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/economia/eccofinanziaria4/tassasms/tassasms.html

vgl. auch http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/tasse_sensini.shtml und http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/10/messaggini.shtml

Lösung der Finanzprobleme :D oder doch eine «stupidaggine del secolo» :-? ?!?
 
Passend vielleicht dieses:

15.11.2004 12:46

Finanzminister Eichel plant keine spezielle Internet-Steuer

Unter der Überschrift "Eichel will neue Internet-Steuer" hat die Bild-Zeitung heute ein Kurzinterview mit Finanzminister Hans Eichel (SPD) abdrucken lassen. Ein Sprecher des Bundesfinanzministeriums widersprach jedoch der Aussage dieser Überschrift. Sie sei eine Zuspitzung und Verzerrung der Aussagen, die Eichel gegenüber dem Blatt gemacht habe. "Der Text gibt eine solche Aussage nicht her", erklärte der Sprecher.

Auf die Frage von Bild, ob Überlegungen in Italien, eine "SMS-Steuer" einzuführen, ein "Modell für Deutschland" seien, hatte Eichel geantwortet: "Kommt nicht in Frage -- wir wollen keine neue Steuer. Wo wir aber genauer hinsehen werden, ist der Internet-Handel. Da läuft zu viel an der Umsatzsteuer vorbei. Die Besteuerung des Internet-Handels muss auf europäischer Ebene geregelt und dann schärfer kontrolliert werden."

Demnach ist also keine spezielle Internet-Steuer geplant, vielmehr geht es Eichel darum, Lücken bei der Besteuerung des Internet-Handels zu schließen. Offensichtlich erhofft sich der Fiskus von einer stärkeren Kontrolle Mehreinnahmen bei der Umsatzsteuer. Dank "Grauzonen" im Internet-Handel können Online-Händler Waren oft deutlich billiger als im Laden anbieten, wenn die Mehrwertsteuer unter den Tisch fällt, statt im Staatssäckel zu landen. (ssu/c't)

Quelle: http://www.heise.de/newsticker/result.xhtml?url=/newsticker/meldung/53245&words=SMS Steuer
 
Leider bieten weder die Übersetzungen von Altavista (Babelfish) noch von Google Italienisch-Deutsch an. Da bleibt jemandem wie mir mit geringem Italienisch-Wortschatz nur, erst nach Englisch und dann nach Deutsch zu übersetzen.
Klar, dass das nicht gut gehen konnte :wink:
Google Translator schrieb
Für das viceministromagere würde es dienen, die Entlastung Irap zu umfassen, die von rechtem und von links kritisch ist: "das stupidaggine des Jahrhunderts" das Udc schlägt die Steuer auf sms das Chorus nicht vor: "Schlag des Zoll" Cent von Euro würde Steuer 2 auf jeder Anzeige Gasparri kommen: "wir setzen ihn auf jedes Wort, das von einem Politiker" ROM gesagt wird -
Babelfish schrieb
Der Antrag, erklärt Ettore Gummispritzen, ökonomisches verantwortliches des Beteiligten, könnte im Senat, wie Änderung zum Geldinstitut ankommen. Seine Übersetzung ist folglich gebundenes all'arrivo der Bestimmung auf dem Zustandfiskus im Parlament. "L'idea - es spezifiziert Gummispritzen - ist vom ganzem partito" empfangen worden.
"Ettore Gummispritzen"? :D
 
News schrieb:
"Ettore Gummispritzen"? :D

:rotfl: :rotfl: :rotfl:



Telekomunikacja schrieb:
Unter der Überschrift "Eichel will neue Internet-Steuer" hat die Bild-Zeitung heute ein Kurzinterview mit Finanzminister Hans Eichel (SPD) abdrucken lassen.

... und das liest sich so:

BILD-Interview mit dem Finanzminister
Eichel will neue Internet-Steuer


BILD-Interview mit Bundesfinanzminister Hans Eichel (SPD)
BILD: Italien will eine SMS-Steuer einführen, um den Haushalt zu sanieren. Ein Modell für Deutschland?

Hans Eichel: Kommt nicht in Frage – wir wollen keine neue Steuer. Wo wir aber genauer hinsehen werden, ist der Internethandel. Da läuft zuviel an der Umsatzsteuer vorbei. Die Besteuerung des Internethandels muß auf europäischer Ebene geregelt und dann schärfer kontrolliert werden.

BILD: Sie wollen für den öffentlichen Dienst eine Nullrunde im nächsten Jahr. Warum?

Eichel: Wenn die Löhne in der Privatwirtschaft nicht steigen, fehlen uns Steuereinnahmen. Es ist auch ein Akt der Solidarität und den Staatsbediensteten mit ihren sicheren Arbeitsplätzen zumutbar, in diesen schwierigen Zeiten auf Gehaltszuwächse zu verzichten.

BILD: Sie haben weitere Steuererhöhungen ausgeschlossen. Können wir uns denn die bereits beschlossene Steuersenkung für Besserverdiener im nächsten Jahr noch leisten?

Eichel: Wir senken ja nicht nur die Steuern für Millionäre. Es gibt eine Entlastung für alle Einkommensgruppen. Wir bekommen ab 2005 die niedrigste Einkommenssteuer in der Geschichte der Bundesrepublik. Das ist beschlossen und bleibt so!

Das Gespräch führte Ulrike Brendlin

Quelle: http://www.bild.t-online.de/BTO/news/2004/11/15/eichel__interview/eichel__interview.html
 
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